sabato 26 novembre 2011











  INTRODUZIONE A «SO QUEL CHE FAI», 




  Il Linguaggio, tra Innatismo ed Empirismo


Inserito nella sezione Filosofia un interessante articolo di Cinzia Ruggeri: Il Linguaggio, tra Innatismo ed Empirismo.
Ecco un breve abstract fornitoci dall'autrice: La teoria innatistica sull’avvento delle facoltà linguistiche viene qui criticata avvalendosi della dialettica potenza/atto e di tesi wittgensteiniane tratte dalle “ricerche filosofiche” che permettono di affrontare il problema linguistico mediante un approccio empiristico e storicistico, non escludendo tuttavia totalmente l’innatismo e giungendo così ad una onesta riflessione circa la genesi, l’uso e l’apprendimento del linguaggio.
Buona lettura!


  DONNIE DARKO E LA FILOSOFIA DEI VIAGGI NEL TEMPO


Marco Apolloni ci presenta un suggestivo articolo che sottopone le tematiche del film Donnie Darko al microscopio della meccanica quantistica e della filosofia contemporanea.

 


  RICCARDO DRI - LE DODICI MALATTIE DEL CIELO


E' stata inserita nella sezione Biblioconsigli una scheda del libro di Riccardo Dri dal titolo "Le dodici malattie del cielo", edizioni Sovera. Nella scheda è l'introduzione al volume che ci ha fornito l'autore; si rimanda al suo sito per le informazioni in merito all'acquisto.



FREUD: TEMI E SVILUPPI ESTETICI


Inserita, nella sezione Filosofia/Estetica, la relazione di Jacopo Agnesina (sicché mia!) dal titolo «Freud: temi e sviluppi estetici». In essa si vuole mostrare l'apertura freudiana ai temi estetici: partendo dai testi di Freud è possibile tracciare alcune direttive che guidano attraverso la complessità-coerente di queste concezioni. In chiusura si tracciano alcuni sviluppi che psicoanalisti di questo secolo hanno apportato all'originale pensiero freudiano.

 


  HOBBES O DELL'ANORMALITA'


Pubblichiamo l'interessante contributo di Gianfranco Cordì dal titolo «Hobbes o dell'anormalità» nel quale viene analizzata la specificità del pensiero del filosofo inglese, alla luce dei continui riferimento alla "paura" che si materializza sotto le sembianze regolatrici del mitico Leviatano. Hobbes «tratteggia quella che è una condizione umana tutta incentrata su di un punto preciso: l’assenza, in ogni caso, della cosiddetta normalità». L'interessante scritto è raggiungibile dalla sezione Filosofia/Filosofia del '600
  IL FILOSOFO CHI è?

il filosofo forse è, proprio un filosofo, perchè dubita del suo sapere e studia nei pensieri altri, miscelandoli con il proprio pensiero, per studiare e scoprire altri pensieri dalla sua curiosità di sapere altre conoscenze. il filosofo è come un moto perpetuo nel suo fare, perché sa di non sapere e ricerca saperi, fino al proprio impedimento. quando si ferma non è più un filosofo. Ma è stato filosofo. ciao da guido

  RE: IL PRINCIPIO DI NON IDENTITA E DI CONTRADDIZIONE


Facendo un approfondimento su Platone, e leggendo "Platone e l'uso del sapere a vantaggio dell'uomo", ho trovato questa definizione da lui espressa sul problema del "nulla" "Quando sosteniamo che A non è B, non intendiamo alludere al niente assoluto, che per l'appunto non esiste, ma soltanto a ciò che è diverso dall'essere, ossia al niente relativo. In altre parole l'unico modo in cui può esistere il non-essere è il diverso, che però in quanto tale, non è il nulla assoluto, <<partecipando>> a...



  IL PRINCIPIO DI NON IDENTITA E DI CONTRADDIZIONE

La posizione di A e gia la sua negazione non A quindi B ma gia la posizione di B e la sua negazione non B quindi A ma gia la posizione di A e la sua negazione non A quindi B ma gia la posizione di B e la sua negazione non B quindi A questa successione è infinita non esiste più la distinzione...... 














                  

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